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Il cinema americano piange la scomparsa di Ivan Reitman

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LOS ANGELES – Ivan Reitman, regista e produttori al quale si devono veri cult della commedia cinematografica statunitense, è morto all’età di 75 anni.

Lo ha comunicato la famiglia all’agenzia stampa Associated Press, precisando che Reitman è morto nel sonno sabato notte nella sua casa di Montecito, in California. Non è stata rivelata la causa del decesso. «La nostra famiglia è in lutto per la perdita inaspettata di un marito, padre e nonno che ci ha insegnato a cercare sempre la magia nella vita» si legge nella dichiarazione congiunta rilasciata dai figli Jason, Catherine e Caroline. «Ci ​​conforta il fatto che il suo lavoro di regista abbia portato risate e felicità an innumerevoli altri in tutto il mondo. Mentre piangiamo in privato, speriamo che coloro che lo hanno conosciuto attraverso i suoi film lo ricorderanno per semper.”

Nato nell’allora Cecoslovacchia nel 1946, fuggì con la famiglia verso Vienna e poi il Canada quando aveva quattro anni. Nel 1975 fu il produttore del National Lampoon Show, spettacolo off-Broadway che lanciò un’intera generazione di comici (Bill Murray, Harold Ramis, John Belushi, Gilda Radner e così via). Produttore di un classico della comicità come “Animal House”, ha poi diretto negli anni “Polpette”, “Stripes – Un plotone di svitati” e “Ghostbusters”, che gli diede fama internazionale. Altre sue regie sono “I gemelli”, “Dave – Presidente per un giorno” e “Junior”.

C’è la sua firma anche in “Ghostbusters: Afterlife” del 2021: ne ha curato la produzione, mentre la regia è stata del figlio Jason.

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